Michele Lomazzi Head of P&C Product Wopta Assicurazioni - Articolo blog #29

Previdenza integrativa: perché oggi è una scelta non più rimandabile

Michele LomazziHead of P&C Product di Wopta Assicurazioni

29/09/2025

Prendersi cura del proprio futuro pensionistico non è più una scelta rimandabile. In un contesto economico complesso – con inflazione persistente, tassi di interesse elevati e una popolazione che invecchia – pianificare la previdenza integrativa diventa fondamentale.

Previdenza integrativa: adesioni, patrimonio e rendimenti

Secondo i dati aggiornati COVIP (settembre 2025):

  • Le posizioni attive superano i 10,1 milioni.
  • Il patrimonio complessivo delle forme pensionistiche complementari si avvicina ai 244 miliardi di euro.
  • Nei primi tre mesi del 2025 i contributi raccolti sono stati circa 4,2 miliardi.
  • Le adesioni sono in crescita: +1,8% per i fondi negoziali, +2,2% per i fondi aperti, +0,7% per i PIP.
  • I rendimenti nel 2024 e nella prima metà del 2025 hanno superato il 10% nei comparti azionari dei fondi negoziali e il 12% in quelli aperti, ben oltre la rivalutazione del TFR (circa 2%).

Perché pensarci subito: la sfida del tasso di sostituzione La pensione pubblica difficilmente garantirà in futuro più del 60-70% dell’ultima retribuzione. Per i giovani con carriere intermittenti, la percentuale potrebbe scendere ulteriormente. La previdenza integrativa diventa quindi fondamentale per:

  • Costruire una rendita aggiuntiva.
  • Sfruttare i vantaggi fiscali (deducibilità fino a 5.164,57 € annui).
  • Personalizzare l’investimento in base al profilo di rischio.
  • Accumulare capitale sfruttando la capitalizzazione composta.

Box pratico: quanto puoi accumulare con un fondo pensione? Esempi di simulazione (importi indicativi, al netto di costi e tassazione):

  • 200 € al mese per 30 anni --> con rendimento medio annuo del 4%: circa 125.000 € --> con rendimento medio annuo del 6%: circa 196.000 €

  • 300 € al mese per 35 anni --> con rendimento medio annuo del 4%: circa 250.000 € --> con rendimento medio annuo del 6%: circa 420.000 €

  • 100 € al mese per 40 anni (profilo giovane) --> con rendimento medio annuo del 4%: circa 115.000 € --> con rendimento medio annuo del 6%: circa 185.000 €

Questi esempi mostrano come anche piccoli versamenti costanti possano trasformarsi in un capitale significativo grazie al tempo e agli interessi composti.

Innovazione digitale e accessibilità L’insurtech e le piattaforme digitali stanno rivoluzionando l’accesso alla previdenza: confronto delle soluzioni, simulazioni personalizzate, trasparenza sui costi e consulenza ibrida sono oggi strumenti concreti per prendere decisioni più consapevoli.

Educazione previdenziale = benessere futuro Il messaggio è quindi chiaro: il futuro pensionistico si costruisce oggi. La previdenza integrativa non è più un’opzione: è una scelta strategica per chi vuole garantire serenità a sé e alla propria famiglia.

Perché pensarci subito? La previdenza integrativa non è solo un investimento per la pensione, ma anche un risparmio disciplinato che può diventare utile in momenti cruciali. Parte del montante, infatti, può essere usata per l’acquisto della prima casa, spese sanitarie gravi o periodi di disoccupazione. In questo senso rappresenta non solo un pilastro per il domani, ma anche uno strumento di resilienza finanziaria per affrontare con maggiore serenità le sfide del presente.

FAQ sulla previdenza integrativa

  1. Cos’è la previdenza integrativa? La previdenza integrativa è un sistema volontario che ti permette di costruire una pensione complementare a quella pubblica (INPS), così da garantirti un reddito adeguato al momento della pensione.

  2. Perché conviene aderire a un fondo pensione oggi? Conviene perché più inizi presto, più tempo hai per accumulare capitale grazie agli interessi composti. Inoltre, puoi beneficiare di vantaggi fiscali con la deducibilità dei contributi fino a 5.164,57 € annui.

  3. Quanto rende la previdenza integrativa? I rendimenti variano in base al comparto scelto (garantito, obbligazionario, bilanciato, azionario). Negli ultimi anni, i comparti azionari hanno reso anche oltre il 10% annuo, molto più della rivalutazione del TFR.

  4. Quanto devo versare per avere una pensione integrativa adeguata? Dipende da età, durata dell’investimento e profilo di rischio. Ad esempio, con 200 € al mese per 30 anni puoi accumulare tra 125.000 € e 196.000 € a seconda del rendimento medio.

  5. Qual è la tassazione della previdenza integrativa? I contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile fino a 5.164,57 € all’anno. I rendimenti sono tassati con aliquote agevolate (dal 9% al 20%, inferiori rispetto ad altri strumenti finanziari).

  6. Quando posso riscattare il capitale? Il capitale può essere usato non solo per la pensione, ma anche in caso di spese sanitarie gravi, acquisto prima casa, periodi di disoccupazione o invalidità permanente.

  7. Qual è la differenza tra fondo negoziale, fondo aperto e PIP?

Fondo negoziale: riservato a lavoratori di specifici settori o aziende.

Fondo aperto: accessibile a tutti i lavoratori e anche a chi non lavora.

PIP (Piani Individuali Pensionistici): forme individuali gestite da compagnie assicurative.

  1. La previdenza integrativa è sicura? Sì, è regolata da COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) e offre una gestione trasparente con possibilità di scelta tra diversi profili di rischio.

  2. A chi conviene la previdenza integrativa? Conviene a tutti: ai giovani che possono accumulare di più nel tempo, ai lavoratori autonomi che non hanno un TFR, e a chiunque voglia integrare la pensione pubblica.

  3. Come faccio a scegliere il fondo pensione giusto? Puoi confrontare online i fondi pensione, valutare i costi, le performance e il tuo profilo di rischio.

Per approfondire, visita la pagina di Wopta per te Risparmio.